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Correlazione e diversificazione

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Per ridurre l’impatto della volatilità dei mercati, l’investitore deve diversificare i propri asset e sceglierli con cura. A tale scopo deve valutare, in particolare, la correlazione tra gli strumenti finanziari detenuti.

Cos’è la correlazione?

Come nel caso dell’effetto farfalla, un aumento o una diminuzione del valore di un asset può avere conseguenze dirette e significative su altri asset a priori molto diversi. Questa si definisce correlazione.

L’utilizzo della correlazione in una strategia di diversificazione

Diversificando il portafoglio attraverso la combinazione di asset privi di correlazione, gli investitori possono ridurre la loro esposizione ai rischi specifici di determinati asset e attenuare le fluttuazioni del portafoglio nel suo complesso. Questa strategia consente di ridurre alcuni rischi, e di generare potenzialmente una performance più regolare e più stabile. Ad esempio, è possibile combinare azioni corporate con obbligazioni sovrane (Titoli di Stato), poiché si ritiene che queste due asset class presentino tra loro una correlazione bassa o addirittura negativa, come è stato ampiamente dimostrato negli ultimi vent’anni.

Una strategia da analizzare sul lungo periodo

Tuttavia, una correlazione può cambiare nel tempo. È quindi importante analizzarla frequentemente. Tra il 2000 e il 2020, le obbligazioni e le azioni hanno tendenzialmente registrato un andamento opposto, compensandosi reciprocamente e fungendo da ammortizzatore le une delle altre. Durante le fasi di ribasso degli indici azionari, le obbligazioni hanno quindi consentito di ridurre il rischio di perdita del capitale degli investitori. Tuttavia, nel 2022, le azioni e le obbligazioni hanno subìto shock regolari e simultanei. Le due principali asset class che strutturano la vita dei mercati, azioni e obbligazioni, hanno registrato andamenti nella stessa direzione sulla scia dell’ondata inflazionistica. È inoltre fondamentale identificare i fattori che possono far cambiare questa correlazione nel tempo.

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Analogamente, un investitore che desideri investire nel titolo azionario maggiormente privo di correlazione con l’indice Cac-40, potrebbe avere la tentazione di investire nelle azioni di Hermès o di Véolia, che nel 2021 sono state quelle con la minore correlazione con l’indice azionario di riferimento. Tuttavia, nel 2022, sono stati invece i titoli Thales e TotalEnergies* quelli che hanno registrato i migliori tassi di decorrelazione con l’indice Cac-40.

*Fonte: Thales + 59,49% - TotalEnergies + 33,69% - Cac 40: -12 %

Ciò dimostra che l’impiego della correlazione nella diversificazione di un portafoglio può contribuire a limitare i rischi distribuendo gli investimenti su diversi asset e asset class, quali azioni, obbligazioni, materie prime, valute, titoli immobiliari, ecc.

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