Dopo un 2023 che ha visto un ritorno alla performance positiva in tutto lo spettro del reddito fisso, nel 2024 il livello di performance ha seguito la stessa tendenza. I rendimenti dei titoli di Stato dei Paesi core su entrambe le sponde dell'Atlantico sono stati inferiori al carry, anche se questi mercati hanno riacquistato alcuni dei loro elementi di diversificazione (cioè hanno ottenuto buoni risultati quando era più necessario, nei momenti di stress del mercato). I rendimenti dei mercati del credito - misurati dagli indici - hanno sostanzialmente eguagliato il carry incorporato all'inizio dell'anno. La principale eccezione è stata il debito locale dei mercati emergenti (EM), che quest'anno ha reso meno della liquidità nonostante i rendimenti a inizio anno fossero quasi a due cifre.
Titoli di Stato USA (10 anni) | +1.19% | 4.25% | +37 bps |
Germania (10 anni) | -0.08% | 2.30% | +28 bps |
Credito Investment Grade (EUR) | +3.93% | 103 bps | -32 bps |
Credito High Yield (EUR) | +7.29% | 325 bps | -70 bps |
Debito sovrano EM Valuta forte (USD) | +5.79% | 344 bps | -40 bps |
Debito sovrano EM locale (USD) | +0.16% | 6.39% | +20 bps |
In termini di traiettoria economica, siamo ancora sulla buona strada per un soft landing dell'economia globale, con una crescita del PIL che dovrebbe stabilizzarsi intorno al 2,5% nei prossimi mesi grazie alla resistenza dei consumatori statunitensi e a un ciclo sincronizzato di tagli dei tassi.
Questa stabilizzazione sarà ulteriormente sostenuta dalla disinflazione in corso sia negli Stati Uniti che a livello globale, che è finalmente culminata in un ciclo di allentamento sincronizzato, atteso da tempo.
Inoltre, il governo cinese sta finalmente aprendo la porta a stimoli monetari e fiscali, andando così nella giusta direzione. Ci sono sempre più segnali che indicano che Pechino sta aggiungendo una “put fiscale” alla sua “put monetaria”. Concretamente, il governo cinese sta finalmente prendendo il toro per le corna, il che potrebbe avere effetti positivi anche su altri mercati emergenti e sull'Europa.
Questo sarà un gradito sostegno, dato che l'austerità indotta dalle regole di Bruxelles comprometterà la crescita economica, in particolare in Francia e in Italia. E il pesante lavoro svolto dalla Banca Centrale Europea, che ha abbassato il tasso di riferimento a circa il 2%, non sarà sufficiente a garantire una ripresa sostenuta dell'economia.
La reazione dovish delle banche centrali, la stretta fiscale della Cina e il calo dell'inflazione nell'area dell'euro sono tutti elementi che mettono un freno alla decelerazione della crescita globale.
Di seguito forniamo una visione approfondita di ciascuna asset class dell'universo del reddito fisso: