A livello mondiale, un numero crescente di economie sta per entrare in una fase di contrazione, visto che l’inflazione inizia a esercitare pressioni sui margini e sul potere di acquisto mentre l’aumento dei tassi di interesse determina un inasprimento delle condizioni finanziarie per famiglie e imprese. Di conseguenza, il contesto macroeconomico globale è peggiorato rispetto all’inizio dell’estate.
Nonostante il forte rimbalzo dei mercati finanziari all’inizio del terzo trimestre, le Banche centrali hanno mantenuto ferma l’intenzione di arginare l’inflazione "a qualsiasi costo". Fa eccezione la Cina, che mantiene le misure a sostegno della crescita economica, frenata dal protrarsi della politica "zero covid".
La tempestività dimostrata dalle Banche centrali nell’aumentare i tassi per ridurre l’inflazione ha causato il caos nei mercati finanziari e la volatilità ha interessato tutte le asset class, anche quelle considerate meno rischiose. In tale contesto, abbiamo attuato una strategia coerente durante il trimestre per limitare e ridurre gli effetti della volatilità dei mercati finanziari sul portafoglio, in linea con il nostro mandato.
Fattori che hanno contribuito positivamente alla performance del terzo trimestre
Fattori che hanno contribuito negativamente alla performance del terzo trimestre
Dalla Federal Reserve statunitense (Fed) alla Banca centrale europea (BCE), tutte le principali Banche centrali hanno costantemente ribadito l’intenzione di ridurre l’inflazione, anche se ciò dovesse determinare una recessione. Le conseguenze di questo impegno non sono ancora pienamente riflesse nei prezzi degli asset.
Prevediamo un proseguimento e peggioramento della contrazione degli utili negli Stati Uniti. Inoltre, la Fed dovrà far aumentare il tasso di disoccupazione per tenere l’inflazione sotto controllo. Prevediamo quindi che la contrazione dei profitti innescherà una recessione economica già a metà del 2023. In Europa, la recessione potrebbe manifestarsi già a fine 2022, a causa dello shock energetico.
La gravità della recessione dipenderà dalle misure fiscali e dalla loro entità, ammesso che i governi possano permettersele.
1 Siamo intenzionati a liquidare i restanti titoli russi presenti nei portafogli non appena le condizioni di mercato lo consentiranno, poiché salvaguardare gli interessi dei nostri clienti resta il nostro obiettivo principale.
*Scala di Rischio del KID (documento contenente le informazioni chiave). Il rischio 1 non significa che l'investimento sia privo di rischio. Questo indicatore può evolvere nel tempo. **Il Regolamento SFDR (Regolamento sull’informativa di sostenibilità dei mercati finanziari) 2019/2088 è un regolamento europeo che impone agli asset manager di classificare i propri fondi in tre categorie: Articolo 8: fondi che promuovono le caratteristiche ambientali e sociali, Articolo 9 che perseguono l'investimento sostenibile con obiettivi misurabili o Articolo 6 che non hanno necessariamente un obiettivo di sostenibilità. Per ulteriori informazioni consultare: https://eur-lex.europa.eu/eli/reg/2019/2088/oj?locale=it. Per le informazioni relative alla sostenibilità ai sensi del Regolamento SFDR si prega di prendere visione del prospetto del oppure fondi delle pagine del sito web di Carmignac dedicate alla sostenibilità fondo https://www.carmignac.it/it_IT/i-nostri-fondi).