Il Fondo in giugno ha segnato una performance positiva in termini sia assoluti che relativi.
Malgrado il contesto sfavorevole, il portafoglio è stato sostenuto dalle tematiche d'investimento principali, sia Investment Grade che High Yield, in particolare i titoli finanziari, l'energia, le convinzioni idiosincratiche e i titoli nel campo delle ristrutturazioni.
Inoltre, le strategie di copertura su indici di credito hanno contribuito positivamente alla performance dopo l’allargamento degli spread creditizi.
Infine, il Fondo è stato sostenuto anche dalle collateralized loan obligation?(CLO) che continuano a registrare performance costanti.
Il Fondo continua a concentrarsi sulle tematiche d'investimento principali attraverso una selezione di obbligazioni high yield, sui settori energetico e finanziario e sulla selezione di obbligazioni garantite da collaterale (CLO).
Inoltre, nell’attuale contesto volatile il Fondo mantiene le strategie di copertura oltre il 20% per proteggere il portafoglio dal rischio di ulteriori dislocazioni del mercato, concentrandosi al contempo sull'alfa.
Infatti, dopo essere rimasti bassi per anni per via dell’abbondante liquidità e del basso costo del capitale, i tassi di insolvenza dovrebbero tornare a livelli più normali, un fenomeno che a nostro avviso rappresenta un catalizzatore che dovrebbe creare reali opportunità idiosincratiche.
Infine, l'elevato carry del portafoglio (oltre il 7%) e le interessanti quotazioni del credito dovrebbero attenuare la volatilità a breve termine e generare performance nel medio-lungo termine.
Europa | 68.5 % |
America Settentrionale | 11.5 % |
America Latina | 8.9 % |
Asia | 4.2 % |
Europa dell'Est | 3.4 % |
Medio Oriente | 1.8 % |
Africa | 1.5 % |
Asia Pacifico | 0.3 % |
Il Fondo ha accesso all'intero universo del credito, permettendoci di esplorare il potenziale di molteplici strumenti di credito liquidi in tutto il mondo, da quelli più rischiosi a quelli meno rischiosi, trovando così opportunità in diverse condizioni di mercato.
Contesto di mercato
In giugno la pressione inflazionistica si è leggermente attenuata oltre Atlantico attestandosi al +3,3%, ma nel mercato del lavoro e nei servizi, che durante il mese hanno evidenziato un nuovo rebound, la dinamica è rimasta forte.
Alla riunione del FOMC la Federal Reserve statunitense ha deciso di lasciare i tassi invariati ma prevede un taglio dei tassi entro fine 2024.
La BCE ha tagliato il tasso di riferimento dello 0,25% riaffermando che la decisione di ridurre i tassi in futuro dipenderà dai dati macroeconomici.
Si è rafforzata l’avversione al rischio di fronte alla polarizzazione dello spettro politico a livello europeo che ha innescato l’aumento di 23 pb degli spread creditizi sull'indice Itraxx Xover.
Lo scioglimento dell'Assemblea Nazionale in Francia e l'avanzata dell’opposizione hanno riacceso i timori legati al bilancio, provocando l’aumento del differenziale di rendimento tra le obbligazioni francesi e il Bund tedesco oltre la soglia degli 80 pb.